RICORDI D'INFANZIA
(frammènto)
I LUOGHI
Anzitutto la nostra casa. La amavo con abbandono assoluto. E la amo ancora adesso quando essa da dodici anni non è più che un ricordo. Fino a pochi mesi prima della sua distruzione dormivo nella stanza nella quale era nato, a quattro metri di distanzada dove era stato posto il letto di mia madre durante il travaglio dil parto. Ed in quella casa, in quella stessa stanza forse, ero lieto di essere sicuro di morire. Tutte le altre case (poche del resto, a parte gli alberghi) sono state dei tetti che hanno servito a ripararmi dalla pioggia e dal sole, ma non delle CASE nel senso arcaico e venerabile della parola. Ed in ispecie quella che ho adesso, che non mi piace affatto, che ho comperato per far piacere a la mia Moglie e che sono stato lieto di far intestare a lei, perché veramente essa non è la mia casa.
Sarà quindi molto doloroso per me rivocare la Scomparsa amata come essa fu sino al 1929, nella sua integrità e nella sua bellezza, come essa continuò dopo tutto ad essere sino al 5 Aprile 1943 giorno in cui le bombe trascinate da oltre Atlantico la cercarono e la distrussero.
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